Strage di gatti a Casoli, forse a causa di esche avvelenate
Da circa un mese a Casoli si sta verificando la morte e la scomparsa in circostanze sospette, di numerosi felini. Una vera strage in corso, perpetrata nei confronti di animali indifesi, tra cui anche due cani.
Veleno per topi in via Centrale e via Maiella
Da un po’ di tempo a Casoli, stanno accadendo fatti incresciosi legati a l’uso illegale di veleno per topi disseminato per strada. Il primo caso eclatante, è accaduto domenica pomeriggio 11 giugno 2023, mentre era in corso l’infiorata del Corpus Domini. 20 bustine aperte di veleno per topi sono state trovate dagli abitanti del quartiere, tra via Centrale e via Maiella, i quali hanno subito provveduto a rimuoverle. Ma la mattina seguente (lunedì 12), il veleno è stato di nuovo cosparso nello stesso posto. E’ stata la vicesindaca Barbara Di Lauro, questa volta, a provvedere personalmente alla rimozione delle bustine col potente prodotto emorragico che si usa per uccidere i ratti, potenzialmente pericoloso per gli animali da affezione ed anche per eventuali bambini. Ma questo fatto si è ripetuto pochi giorni fa, nello stesso luogo, esattamente martedì 4 luglio.
Gatti trovati senza vita tra la villa Comunale e Piazza S. Reparata
Una moria di gatti invece, si sta verificando in un’altra zona: quella tra la villa Comunale e Piazza Santa Reparata, dove venerdì 23 giugno, mentre era in corso il mercato settimanale, è stato trovato un gatto agonizzante sul marciapiede alla destra della chiesa di Santa Reparata. E’ stato subito avvertito il vigile urbano che era di servizio, il quale, ha avvisato a sua volta la ASL. La causa della morte (così com’è stata trovata la vittima, con la schiuma alla bocca), è subito apparsa correlata ad un avvelenamento. E’ da un po’ di giorni che ci segnalano la scomparsa o la morte di gatti ed anche di due cani. Tra i felini scomparsi, purtroppo c’è anche il nostro gatto rosso, che non vediamo dal 22 giugno. L’ultimo gatto trovato senza vita, sempre nella zona citata, ce l’hanno segnalato proprio ieri 5 luglio, inviandoci anche la foto. Altri gatti hanno avuto chiari sintomi di avvelenamento, ma, per fortuna, tempestivamente salvati
Abbiamo parlato di topicidi ed esche avvelenate, ma non dimentichiamoci che anche diserbanti, lumachicidi e concimi azotati, se ingeriti involontariamente (come può accadere più facilmente con i diserbanti) sono letali.
I casi di avvelenamento o anche solo le minacce di avvelenamento, vanno denunciate per sconfiggere il fenomeno
Ricordiamo che la legge punisce severamente chi diffonde veleni. In particolare gli articoli fanno riferimento alla legge sulla caccia e a quella sulla sanità.
1) dalla legge sulla caccia: L.N. 157/92 art. 21, che prevede un’ammenda fino a € 1.549,37;
2) dalla legge sanitaria: art. 146 T.U., che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46.
I casi di avvelenamento devono essere quindi documentati e denunciati, perché la legge è un importantissimo strumento a nostra disposizione per sbaragliare questa pericolosa azione contro gli animali . Anche nel caso particolare di minaccia di avvelenamento, ci sono i termini per una denuncia ai sensi dell’art 544 bis del c.p. e per infrazione delle normative previste dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie relative alla distribuzione di sostanze velenose.
In ultimo, ricordiamo a chi odia i felini che: DOVE CI SONO I GATTI, NON CI SONO I TOPI!
Di seguito le immagini del topicida disseminato in via Centrale l’11 e il 12 giugno 2023. Clicca sulle immagini per ingrandire