8 Settembre 2024
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Prima Comunione degli anni 40 a Casoli

Bambini nati negli anni 30, con abiti della prima comunione, fotografati davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore con due suore e due parroci.

In questa foto i bambini sono tutti maschi, molto probabilmente le bambine furono immortalate in un’altra foto per mancanza di spazio, ricordiamoci infatti, che anticamente le famiglie erano numerose.
Seduti in primo piano ci sono: il parroco don Ermenegildo Scarci (in carica dal 1936 al 1946) e alla sua sinistra, il viceparroco don Filippo Travaglini. In piedi sui gradini della chiesa ci sono due suore, una è suor Elisabetta che chiamavano “suor Sabbètte” ed in fondo, i chierichetti con la famosa croce che viene portata in processione.

Tra i bambini, c’è Mario Porfilio, nato nel 1933, fratello di Iolanda Porfilio, che gentilmente ci ha fornito questa bella immagine. La data della foto risalente al 24 maggio 1942, ce la fornisce invece il signor Gabriele Porreca, il quale è presente tra i bambini ed elenca anche alcuni nomi di altri.

Si riconoscono in prima fila – dice Gabriele Porreca nel commento sotto la foto condivisa sulla pagina FB “Vecchie foto di Casoli– il secondo da sinistra, Mario Lorenzini, emigrato a Santa Marinella; il terzo da sinistra sono io, Gabriele Porreca residente ad Ancona dal 1969; il quinto da sinistra è Franco Candeloro, trasferito a Vasto; il sesto da sinistra è mio cugino Tonino Porreca del mulino; il settimo dovrebbe essere Ezio Carlino trasferito a Bologna. Nella seconda fila il secondo da sinistra è mio cugino Tommaso Porreca emigrato in USA; il terzo dovrebbe essere Tonino Alecci trasferito a Chieti. Non riesco a riconoscere altri – conclude – se non suor Alfonsina Barbarossa, la superiora delle Alcantarine dell’asilo infantile, sulla sinistra e suor Elisabetta in alto a destra.

Dal punto di vista architettonico invece, c’è da notare la pavimentazione in ciottoli di largo del Tempio e i gradini della chiesa di Santa Maria Maggiore con le pedate rivestite da lastre in pietra con i bordi lavorati a toro, che in seguito, nel dopoguerra, furono sostituite dai blocchi in pietra, così come li vediamo oggi.

In quanto agli ulteriori aggiornamenti relativi a questa foto, ci aspettiamo altri contributi tramite commenti lasciati in fondo a questa pagina, nell’apposita area, oppure direttamente su Facebook o inviati privatamente dalla chat di FB o WhatsApp. Chi invece preferisce usare la mail, ricordiamo che l’indirizzo è: info@casoli.org. Ovviamente ci aspettiamo anche di ritrovare la foto dello stesso giorno, ma con le bambine.

Una nota sulla rubrica “Casoli nel Cassetto” del sito casoli.org

La sezione Casoli nel cassetto è nata insieme all’altra sezione che si chiama Antiche cartoline, poco dopo la nascita del sito e sono più di 20 anni che proponiamo foto storiche man mano che vengono da noi acquisite, oppure concesse da quei cittadini che contribuiscono gentilmente alla divulgazione di immagini di una Casoli scomparsa, da condividere con la comunità, tirandole appunto: FUORI DAL CASSETTO! Oggi, le due rubriche proseguono sulla nuova piattaforma a questo indirizzo: Foto antiche e vogliamo approfittare di questa pagina, per ringraziare ancora una volta, tutti coloro che hanno collaborato fornendo il materiale fotografico e chi vorrà continuare a farlo, oppure iniziare adesso.

Chiunque abbia sfogliato anche una sola volta un album di famiglia ed osservato le antiche copie ingiallite delle fotografie dei nonni o di ascendenti ancora più remoti, – scriviamo nella premessa della pagina di “Casoli nel cassetto” – non avrà stentato ad accorgersi che tali fotografie, non solo per il fatto di essere ingiallite, racchiudono, al di là del valore storico, una precisa componente stilistica, presente sia per la disposizione delle figure o per la foggia degli abiti, sia per la particolare inquadratura, il montaggio, l’esposizione della pellicola, il taglio, etc.. Anche un dispositivo meccanico può diventare il tramite d’una precisa e magari inconscia volontà creativa. Spesso al di là della fotografia, intesa come documento narrativo ed illustrativo e come interprete del costume, del gusto della moda di un’epoca, si nasconde un autentico sforzo creativo.

  • Ultimo aggiornamento: 29 maggio 2024
  • Contenuto dell’aggiornamento: data della foto e alcuni nomi dei bambini

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