Parole d’Abruzzo di Daniela D’Alimonte
A Casoli, venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 17:30, sarà presentato presso gli spazi D’Art di D’Amico Arredamenti in Selva Piana, il libro “Parole D’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte.
“Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte appartiene alla nuova serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, collana di 36 volumi diretta dallo scrittore Peppe Millanta. Questa nuova serie sull’Abruzzo immateriale è di colore fucsia ed ha iniziato il suo tour al Fla di Pescara, il 9 novembre 2023. La presentazione del libro, venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 17:30, approda anche a Casoli, presso gli spazi di D’Amico Arredamenti in Selva Piana, iniziando con i saluti di Franco D’Amico responsabile D’Art e vicecapo della delegazione FAI di Lanciano. Dialogheranno con l’autrice Daniela D’Alimonte, il presidente dell’Ente Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara e l’editore Mario Ianieri.
Questo primo libro di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.
Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.
“Chiaramente – sottolinea ancora l’autrice Daniela D’Alimonte – per le dimensioni del libro e della stessa collana, è stata effettuata una cernita selezionando le parole più originali e quelle che meglio definiscono l’idea di abruzzesità sotto i vari punti di vista. La ricostruzione delle parole è stata effettuata con rigore scientifico, ma nello stesso tempo il testo vuole presentarsi come divulgativo per offrirsi a tutto il pubblico interessato a conoscere il significato, la diffusione e la peculiarità di alcuni termini dialettali abruzzesi. Nello stesso tempo, il volume cerca anche di far conoscere e preservare quelli che sono alcuni termini ormai in disuso e destinati altrimenti a scomparire”.
“La parola “parola” (e scusate il gioco di… parole!) – afferma Peppe Millanta direttore della collana “Comete. Scie d’Abruzzo” – deriva dal latino parabola e significa similitudine, parabolé in greco, che viene dal verbo parabàllo che sta per: confronto, mettere a lato.
“Scavare nelle parole, – continua Millanta – ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati. Si tratta infatti di veri e propri specchi, capaci di riflettere però non solo il nostro presente, ma anche e soprattutto il nostro passato, raccontandoci moltissimo della nostra storia.”
“Nei secoli – dice ancora Millanta – siamo infatti migrati sì fisicamente, passando da un luogo all’altro, ma siamo soprattutto migrati a livello astratto, “abitando” via via parole diverse, immaginari diversi, e quindi mondi diversi, che abbiamo scelto perché capaci di raccontarci.”
“L’immaginario che scaturisce dalle parole di questo libro – conclude Peppe Millanta – è quello del nostro Abruzzo, grande produttore di silenzio, come lo descriveva Giorgio Manganelli: eppure tra quei silenzi ci sono parole che sanno raccontarci ancora molto di noi”.
Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia delle Associazioni: I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici e I Parchi Letterari. Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale.
NOTE SULL’AUTRICE DANIELA D’ALIMONTE
Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università.
Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.