Miglioramento sismico dell’ex Scuola Elementare
E’ finito l’iter burocratico della redazione del progetto esecutivo di 48.489 €, per il recupero del “Palazzo delle associazioni”. Il costo complessivo previsto per il recupero, ammonta a 4.223.700 €, ma la somma deve essere reperita.
Ora si spera che, dopo aver impegnato una cifra così importante per la redazione di un progetto esecutivo e di sicurezza, prima ancora di avere la disponibilità economica per i lavori, si riesca a trovare in tempi brevi questi fondi. Sarà un’impresa ardua, ma intanto, quasi 50.000 € vengono già spesi, mentre restano incompleti edifici pubblici nel Centro Storico da ultimare solo con un centinaio di euro. Con questa spesa, infatti, si sarebbero realizzati metà dei lavori necessari per completare l’ex Municipio, rimasto di nuovo senza fondi, dopo anni di interventi eseguiti col contagocce a partire dalla fine degli anni 80 e passando attraverso diverse amministrazioni, senza che l’immobile sia stato mai ultimato.
Ma, tornando a parlare dell’ex scuola elementare, forse pochi sanno o ricordano, che nel 2020, il Comune di Casoli ha avanzato richiesta di contributo di € 165.000 per le spese di progettazione esecutiva ed atre spese ad essa connesse, per il miglioramento sismico dell’edificio di Corso Umberto I, che oggi viene chiamato “Palazzo delle associazioni“. Contributo concesso dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, con decreto del 07.12.2020 e imputato all’annualità 2021. Al termine dell’iter burocratico avviato a norma di legge tramite la piattaforma di negoziazione, per individuare gli operatori economici e, in seguito alle 5 offerte inviate, la commissione di gara ha proposto l’aggiudicazione del servizio di progettazione esecutiva in favore del RTP Mancini Michele Maria ed altri, con un ribasso offerto, pari al 69,15%.
Così, con determinazione n. 226 del 15.09.2021 è stato aggiudicato in favore del RTP Mancini Michele Maria ed altri, al prezzo di € 38.216, al netto del ribasso offerto del 69,15%, oltre CNPAIA ed IVA, per un totale di € 48.489, il servizio di architettura ed ingegneria, consistenti nella progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, relativamente al seguente intervento: “Lavori di miglioramento sismico dell’edificio ex Scuola Elementare del capoluogo/ Palazzo delle Associazioni“.
Con delibera di G.C. n°40 del 17.04.2024 è stato approvato il progetto definitivo per un importo complessivo di € 3.457.000 e in data 22.7.2024 è stato rimesso il progetto esecutivo relativo ai lavori, dell’importo complessivo di € 4.223.700 di cui € 3.021.965 per lavori a base d’asta, € 98.092 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso ed € 1.103.641 per somme a disposizione dell’Amministrazione. L’aumento del costo complessivo dell’intervento contenuto nel progetto esecutivo, rispetto al progetto definitivo, è stato generato dalla previsione di ulteriori lavori strutturali, rispetto al precedente grado di progettazione e, dall’incremento dei prezzi unitari utilizzati per la redazione del progetto in approvazione. Con delibera di G.C. n. 68 del 2024, viene quindi approvato il progetto esecutivo.
Infine, con determinazione del 27-08-2024 n. 225, viene liquidato il saldo delle 4 parcelle professionali relative ai professionisti coinvolti nel progetto, che ammonta ad € 26.149, oltre agli acconti liquidati precedentemente, in quanto la somma impegnata per la progettazione, al netto del ribasso offerto, ammonta ad € 38.216 arrivando a € 48.489 con IVA e CNPAIA.
Ricordiamo ai lettori, che in seguito alla chiusura dell’antico Palazzo Scolastico nel 2002, su questo sito a partire dal mese di giugno del 2003, ci fu un sondaggio in rete, di cui ne parlarono diverse testate giornalistiche locali, cliccando su questo link si possono leggere gli articoli. La maggioranza dei votanti (413), furono a favore della conservazione dell’edificio, contemplata in due punti: nella proposta A “Riapertura immediata“, perché durante l’uso, anche diverso da quello scolastico, si poteva continuare ad accedere ad altri finanziamenti per ulteriori lavori di miglioramento, come avvenuto negli anni 90; e la proposta B “Riapertura dopo l’adeguamento sismico“, ipotesi costosa come la successiva, ma che lasciò intendere che si preferiva conservare il palazzo piuttosto che demolirlo. Le altre due proposte, erano la C “Demolizione dell’edificio per opera del Comune e destinazione pubblica sia dell’area di risulta che dell’eventuale nuovo fabbricato” e la D “Vendita dell’edificio a privati“, perché purtroppo, fu un’ipotesi che taluni, sciaguratamente valutarono tra le varie soluzioni, ma che fortunatamente fu appoggiato solo dal 2,18% dei votanti. Di seguito lo specchietto riassuntivo dei risultati del sondaggio:
Un referendum indetto nel 2008 dal Comune invece, con delle proposte progettuali già presentate, tra le quali una piazza (che fu la più votata), non ottenne la stessa attenzione da parte dei cittadini. In relazione al numero degli abitanti infatti, pochi vi parteciparono: meno del 10% (leggi gli articoli de “Il Tempo” e di “Casoli Comunità).
Ma è stato il D.Lgs. 42/2004 “Codice dei Beni culturali e del paesaggio” (incluse le modifiche ed integrazioni), a far prendere al Comune nel 2009, la decisione definitiva di farlo vincolare ed avviare così, le procedure mirate a trovare i fondi per il recupero del palazzo storico (leggi l’articolo).
“Abbattere e ricostruire l’edificio con l’annessa piazza, può arrivare a costare almeno 4 milioni di euro, – disse l’allora sindaco Sergio De Luca nel 2009 – è un’ipotesi attualmente difficile da realizzare, considerata la situazione delle casse pubbliche. Ristrutturarlo, invece, risulterebbe più economico, circa un milione e 700mila euro.” Ed invece constatiamo, dopo 14 anni, che si sono raggiunti ugualmente i 4 milioni di euro e solo per un miglioramento sismico con altre opere annesse.
Dopo vari sondaggi del terreno e delle strutture del palazzo e dopo varie relazioni tecniche di professionisti incaricati ad esaminare lo stato dell’edificio, lo stabile fu riaperto e oggi è utilizzato da varie associazioni ai piani superiori e solo come sala teatrale al piano terra, dove fino al 2013 , dopo 3 anni dalla riapertura del 2010, aveva funzionato anche come sala cinematografica e non più attiva da allora, per mancanza di aggiornamento del sistema di proiezione, che altre sale cinematografiche, invece, hanno effettuato. Un aggiornamento che verrebbe a costare circa 50.000 €, praticamente una cifra che si avvicina alle spese impegnate solo per il progetto di miglioramento sismico del palazzo. Un lavoro di miglioramento sismico, che tra l’altro, non si sa quando si potrà mai realizzare, perchè i fondi devono ancora essere chiesti.
ED ORA UN BREVE CENNO STORICO SUL PALAZZO
Il palazzo fu costruito a tre piani negli anni 30, ma pochi sanno, che il progetto in realtà risale al 1908, quando fu concepito a due pani dall’Ing. Ripandelli (noto anche per aver progettato altri edifici pubblici importanti) ricalcando le caratteristiche tipologiche dell’edilizia scolastica di fine 800 ed inizio 900, comuni a numerose scuole progettate un quell’epoca, come gli rdifici scolastici di: Chieti, di Orsogna, di Guardiagrele, ecc. Per saperne di più, vai alla pagina del primo progetto per conoscerne la storia.
Tornando agli anni 30, il palazzo resistette al forte terremoto della Maiella del 26 settembre del 1933, avvenuto quando era ancora in costruzione, ma già completato in tutte le strutture portanti. Un un altro tragico evento, coinvolse il palazzo poco più di 10 anni dopo, durante la seconda guerra mondiale, un episodio che risale precisamente al 14 novembre del 1943, quando saltò in aria la polveriera tedesca, depositata in casa Di Florio, situata di fronte al palazzo. L’edificio venne allora investito dall’onda d’urto e dai detriti, senza subire gravi danni, come invece succedette alla casa a fianco, che fu interamente ricostruita.
AGGIORNAMENTI DELL’ARTICOLO
- 26 ottobre 2024: sono stati inseriti ulteriori link ed immagini, inerenti la storia del palazzo e del sondaggio in rete, lanciato da casoli.org in seguito alla chiusura dell’edificio nel 2002.
- 11 novembre 2024: 1) si aggiunge in questo paragrafo, la determinazione del 29-10-2024 n. 287 inerente la liquidazione del saldo della fattura per la verifica del progetto definitivo ed esecutivo, effettuata dalla Società Italiana Servizi Srl in seguito all’incarico conferito due anni fa, con determinazione del 04-11-2022 n. 286, per un importo complessivo di 20.000 €; 2) Sono stati inoltre aggiunti nel paragrafo 7, due link a due articoli di Antonello Masciantonio del 2008, che riguardano il risultato del referendum indetto dal Comune.