La ASL 2 ha deciso di chiudere il PPI di Casoli durante la notte, il sindaco Tiberini invia la diffida
Non sono bastate più di 3.000 firme raccolte sul territorio, per evitare la chiusura notturna del PPI di Casoli. Il Sindaco Tiberini, invitando tutti i sindaci del territorio a difendere il diritto alla salute tutelato dalla Costituzione, invia una diffida a Thomas Schael, Marco Marsilio, Nicoletta Verì, Gaetano Cupello, e Paolo Gatti, opponendosi a tale decisione.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA DIFFIDA:
“Spettabile Direttore Generale, come Sindaco del Comune di Casoli, mi rivolgo a voi per esprimere la mia totale opposizione alla decisione di chiudere il Punto di Primo Intervento (PPI) di Casoli durante le ore notturne, comunicata con nota Prot. n. 0016079 del 09-10-2024.
Questa scelta non è solo una questione organizzativa, ma un grave rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini della Val di Sangro, in particolare dell’area dell’Aventino. Privare la popolazione di un servizio essenziale come il PPI di notte significa esporre migliaia di persone a pericoli enormi. Ogni minuto conta in un’emergenza medica, e ritardare l’accesso ai soccorsi potrebbe costare vite umane.
Inoltre, la popolazione ha già dimostrato quanto questo servizio sia vitale, raccogliendo oltre 3000 firme contro questa chiusura. I cittadini sono chiari: vogliono mantenere un servizio sanitario h24. Ignorare queste richieste significa mettere a rischio la salute di tutta la comunità, soprattutto nelle zone più isolate e con meno servizi.
Molti operatori sanitari, inoltre, hanno sollevato forti dubbi sul nuovo piano: i medici di continuità assistenziale non hanno le competenze né il supporto per gestire emergenze critiche, soprattutto quando il personale del 118 è già impegnato altrove. Questo non solo espone i pazienti a rischi, ma anche gli stessi operatori a enormi responsabilità medico-legali.
Da cittadino e Sindaco, voglio anche sottolineare quanto il PPI sia stato fondamentale per Casoli e i comuni vicini, come Altino, Gessopalena, Torricella, Civitella e tanti altri.
Personalmente, so cosa significa avere un servizio rapido e pronto a intervenire in caso di urgenza. Ridurre questo servizio significherebbe allungare i tempi d’intervento, con tutte le conseguenze che ne derivano.
È assurdo pensare che si possa “risparmiare” sulla salute, soprattutto quando il risparmio potrebbe essere annullato dai costi aggiuntivi per il 118. È fondamentale che la popolazione venga informata in modo chiaro e tempestivo su ciò che sta accadendo. Non possiamo aspettare che accada una tragedia per reagire.
Chiedo quindi un chiarimento pubblico da parte del Direttore Generale della ASL, dell’Assessore alla Salute e del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. È necessario spiegare ai cittadini perché si è deciso di chiudere il PPI di notte e come si intende garantire la loro sicurezza.
Per questi motivi, vi diffido formalmente dal procedere con la chiusura notturna del PPI. Ogni conseguenza negativa sulla salute della popolazione sarà vostra responsabilità.
Richiedo un riesame immediato della decisione e la revoca della chiusura notturna, affinché il PPI continui a garantire un servizio sanitario fondamentale per Casoli e i comuni limitrofi.
In attesa di un vostro riscontro immediato, vi porgo i miei più cordiali saluti.“