Il ‘Museo della Civiltà Contadina’ a Casoli
E’ il museo di Nicola Angelo Forlani in località “Piano del Mulino”, situato in uno dei vecchi mulini di inizio ‘800, ristrutturato e ampliato
Per informazioni e prenotazioni chiamare i seguenti numeri: 340.6521393 – 0872.981156.
E’ stato già presentato negli istituti scolastici un interessante progetto con percorsi didattici e laboratori appositamente studiati per tutte le scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo e secondo grado. Lo studioso Prof. Franco CERCONE (docente presso la Facoltà di Agraria di Teramo) ha dedicato a questo museo un interessante articolo (leggi l’articolo) pubblicato su “Rivista Abruzzese” del primo trimestre 2013 intitolato “Un motivo in più per visitare Casoli…” dove sollecita le istituzioni – come Comune, Provincia e Regione – nonché altri Enti territoriali, ad intervenire al fine di divulgare a livello nazionale l’esistenza di questo singolare “Museo delle macchine agricole”, favorendo e promuovendo visite guidate da parte, soprattutto, degli Istituti Tecnici e Professionali per l’Agricoltura e delle facoltà di Agraria , poiché il museo è da considerarsi con molta probabilità unico in Italia e forse anche in Europa per l’incredibile mole di macchine agricole esposte alla luce del sole.
Il “Museo della civiltà contadina” di Nicola Angelo Forlani in località “Piano del Mulino”, è situato in uno dei vecchi mulini di inizio ‘800, oggi ristrutturato ed ampliato per far posto ad un’abitazione privata. Nei locali al piano terra dell’antico mulino sono esposti attrezzi e macchine agricole antiche che raccontano diversi percorsi produttivi; le attrezzature sono presentate e raggruppate in modo cronologico per offrire una visione degli sviluppi tecnologici della nostra società nel corso degli anni. «L’amore, la passione e le emozioni conosciute dagli occhi di quando ero bambino, – racconta Nicola Forlani – mi hanno portato a ricreare quei momenti illudendo così il passare degli anni» .
Poi è nata anche l’idea del progetto indirizzato alle scuole, quindi ai ragazzi che possono, tramite una visita guidata, vivere alcune ore o una giornata intera nell’azienda dove vengono proiettati in ambientazioni d’altri tempi e assisteranno a dimostrazioni pratiche sulla raccolta del grano, la trebbiatura, la trasformazione del grano in farina e la successiva lavorazione del pane e della pasta; la raccolta delle olive e la trasformazione in olio; la vendemmia e la produzione del vino; la tosatura della pecora e la trasformazione della lana in filo e tanti altri antichi mestieri.
«Il nostro progetto si chiama “Dalla terra…. alla tavola: da ieri…a oggi” – dice Nicola Forlani spiegando le motivazioni di tale scelta – ed è nato perchè il nostro rapporto col passato si realizza non solo attraverso dei momenti teorici fondamentali, ma anche attraverso un insegnamento concreto che consenta di trasmettere la cultura delle generazioni che ci hanno preceduto.»
«Conoscere gli antichi gesti e la manualità della tradizione contadina, – continua Forlani – per chi vive in città e, soprattutto per le nuove generazioni, rappresenta un tassello fondamentale della civiltà di un popolo, in quanto perfetta fusione tra ciò che la terra offre e il sapere di coloro che la lavorano. Partendo da questa premessa sono nate le motivazioni che hanno ispirato questo progetto capace di far conoscere ai giovani i valori della cultura contadina, l’importanza delle tradizioni, delle produzioni tipiche legate al territorio. »
I percorsi didattici sono rivolti a tutte le scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado e di secondo grado – precisa ancora Nicola Forlani – ed illustrano attraverso spiegazioni e dimostrazioni pratiche adeguate e calibrate all’età dei partecipanti la storia di cibi antichi e insostituibili, perciò, intendiamo favorire la riflessione sulla scoperta emozionante di un patrimonio d’atmosfera e di gesti antichi quasi rituali, esso infatti è finalizzato al recupero della memoria storica con l’ illustrazione e l’approfondimento di specifiche tematiche tecnico/produttive legate alla qualità dei prodotti e alla specificità delle produzioni attraverso un approccio teorico e pratico, per condurre gli alunni delle scuole nella conoscenza dei processi di produzione e trasformazione di materie prime.»
«Il progetto – dice Forlani – si pone come fine, anche, quello di educare gli studenti alla conoscenza delle ricchezze del proprio territorio, ai benefici dei prodotti naturali, alla valorizzazione dei sani principi alimentari, accrescendo le capacità riflessive sui valori, sulla cultura del nostro territorio e sul rispetto dell’ambiente.»
Il programma presentato si suddivide in due principali percorsi didattici.
Il primo è intitolato “Dal grano alla farina, dalla farina alla pagnottina …. di una volta, che dopo averla preparata sarà anche gustata!” ed è un laboratorio di impasto e preparazione del pane, (o di biscotti, ciambelle, pasta) è rivolto principalmente ai bambini della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria diversificando i contenuti e la metodologia a secondo dell’età dei partecipanti.
Il secondo è intitolato: “… facciamo i contadini!”. I ragazzi della scuola Secondaria con questo percorso potranno essere coinvolti in vari laboratori: entreranno in stretto contatto con la terra, la semina del grano e la sua lavorazione. Potranno manipolare e fare esperienze con il grano, la farina e la trasformabilità degli elementi naturali.
Oltre alle esperienze dimostrative durante la visita guidata al museo e ai campi sono previsti dei laboratori didattico-educativi sulla lavorazione del grano o di altri prodotti quali uva, olive, frutta; la volontà degli organizzatori è quella di coinvolgere e rendere partecipi, i ragazzi, dei processi caratteristici del ciclo del grano e del pane o di altri prodotti della natura.
«Non solo libri e quaderni, – dice Nicola Forlani – ma anche zappe e stivali per sporcarsi le mani con la terra e nutrirsi poi dei colori della vita con frutti, ortaggi e altri prodotti. Nella nostra azienda è presente un orto a disposizione di tutti per stimolare la consapevolezza di sane abitudini alimentari. Per lo svolgimento delle attività c’è a disposizione un piccolo appezzamento di terra antistante il vecchio mulino, dove i ragazzi, con il contributo degli operatori, possono sperimentare le tecniche di coltivazione, raccolta e trasformazione di prodotti della terra con l’uso di attrezzi che si utilizzavano in passato. Tutte le attività specifiche dei percorsi operativi e i laboratori – precisa ancora Forlani– verranno, sempre, concordate e raccordate con gli insegnanti e potranno essere svolte in diverse giornate e in vari periodi dell’anno scolastico. Ci sono poi delle attività specifiche legate al secondo percorso didattico.»
I percorsi operativi e i laboratori possono essere effettuati nell’arco di una mattinata o di un’intera giornata con pranzo al sacco, o in più giornate nel corso dell’anno, per poter osservare l’evoluzione dei prodotti nel tempo e partecipare a varie esperienze.
Potranno essere attivati vari percorsi con relativi laboratori, sempre da concordare con le insegnanti e su prenotazione.
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