Foto dell’inaugurazione della mostra di oggetti della tradizione locale
La mostra inaugurata il 20 luglio 2024 nelle cantine di Palazzo Tilli, nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, resterà aperta fino a sabato 27 luglio, dalle ore 18:00 alle ore 20:00.
La mostra di oggetti della tradizione locale, la prima delle iniziative di “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, è un progetto finanziato da Next Generation Eu, nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli. Dai dati dell’Aire, gli abruzzesi della provincia di Chieti residenti all’estero nel 2023 sono circa 82mila, di cui più di 1.200 provenienti dal Comune di Casoli. Il 21 luglio 2024, nelle cantine di Palazzo Tilli, ci sono stati anche i laboratori sugli oggetti della tradizione locale. Nelle ultime foto, si possono vedere le immagini del lboratorio di tessitura curato dall Cooperatva “Voloenteri”.
“Il progetto ‘Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici‘, rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel ‘2024 – Anno delle radici italiane‘. Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine – spiega il sindaco Massimo Tiberini – Si tratta di eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici, che saranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel nostro borgo”
“Nelle cantine di Palazzo Tilli sono esposti più di cento oggetti della tradizione locale, che sono stati conservati per lungo tempo dagli abitanti di Casoli e dei paesi vicini – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Si possono osservare preziosi corredi nuziali, gioielli, strumenti agricoli, utensili, manufatti, arnesi realizzati in vari materiali e altre curiosità. Le varie iniziative in programma, permetteranno ai tanti emigranti, che in questo periodo tornano in paese, di ritrovare una parte della loro storia, approfondendo la conoscenza della cultura d’origine per rinsaldare il sentimento di appartenenza a una comunità”.