Casoli perde lo storico Nicola Fiorentino
E’ scomparso a Lanciano il 25 aprile 2022 all’età di 89, il prof. Nicola Fiorentino, noto e stimato studioso casolano, che, con la sua scomparsa, lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e della storia locale e dell’Abruzzo.
Abbiamo appreso della sua morte, nel pomeriggio del 25 aprile, leggendo uno dei manifesti affissi in paese da un’agenzia funebre Lancianese. La notizia subito dopo diffusa sulla nostra pagina FB, ha colpito in particolar modo tutti coloro che l’hanno conosciuto come docente, che hanno amato i suoi libri, le sue ricerche, i suoi articoli e i suoi interessanti interventi agli incontri culturali. I funerali si sono svolti a Lanciano ieri martedì 26 aprile, alle ore 10:00 nella chiesa parrocchiale di San Pietro. Il feretro è stato tumulato presso il cimitero di Casoli, dopo la benedizione ricevuta davanti alla chiesa di Santa Reparata, dove ad aspettarlo c’erano i cittadini casolani che hanno voluto dargli l’ultimo saluto.
Ha avuto vari riconoscimenti e premi a partire dal 2011 e a Casoli, ha avuto un riconoscimento conferito il 7 giugno 2014 dal Comune di Casoli in occasione della presentazione dei tre volumi “Storia di Casoli“, per la parte storica da lui curata nel primo volume ed alcuni approfondimenti inseriti nel terzo volume. L’attestato consegnato dall’allora sindaco Sergio De Luca, era un ringraziamento ufficiale ed istituzionale, non solo per quell’ultimo impegno, ma per tutto il lavoro svolto precedentemente.
La pagina con la pubblicazione di tutti i video di questa giornata del 2014 svoltasi al Castello Ducale, è raggiungibile attraverso questo link: Video presentazione del volume “Storia di Casoli”
Sempre a Casoli, un premio l’ha ricevuto al Cinema Teatro Comunale il 7 giugno 2016 dall’IISS “Algeri Marino”, nell’ambito di un progetto che la scuola ha intrapreso al fine di valorizzare la cultura locale e le personalità che hanno contribuito alla crescita del territorio. E’ un premio che promuove la cultura, la riflessione e la progettualità del nostro territorio.
Nicola Fiorentino, è nato a Casoli nel 1933, laureato in Lettere, ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Superiori di Lanciano, città dove risiedeva con la famiglia. Si è occupato da sempre di storia regionale abruzzese collaborando attivamente alla “Rivista Abruzzese”. Ha compilato due raccolte di documenti storici: “In terra Casularum“, in ben 16 volumi, e “Nella terra del Gesso“.
Per quanto riguarda Casoli, ha pubblicato due monografie, “Casoli, 1799” e “Momenti di storia casolana” e un saggio intitolato “La vita quotidiana nella Casoli del Settecento“. Ha scritto inoltre, come già accennato precedentemente, il primo volume di “Storia di Casoli“, edito da Casulae Club nel 2014, che ripercorre gli eventi che hanno interessato Casoli dalle origini alla fine dell’Ottocento e approfondito con altri suoi scritti, una parte del terzo volume Documentazioni e Approfondimenti. Articoli storici li troviamo anche su alcuni numeri di “Casoli Comunità” il periodico della Parrocchia di Santa Maria Maggiore.
Nel 1966 il nostro concittadino Nicola Fiorentino, nella zona archeologica di Piano Laroma conosciuta fino ad allora come “Pagus Urbanus” (oggi Cluviae), condusse una lunga ricognizione fotografica dei reperti ancora esistenti, descrivendo ed evidenziando su una mappa la collocazione topografica di ogni ritrovamento descritto dal De Nino 66 anni prima e, segnalando anche le nuove scoperte. Il tutto avvenne sotto la supervisione del Prof. La Regina, che fece pubblicare il lavoro di Fiorentino sulla rivista Archeologia n. 36 del 1966 con il titolo “Localizzazione topografica dei reperti descritti da Antonio De Nino e altri recenti rinvenimenti archeologici” (leggi il documento in formato Pdf).
Per quanto riguarda altre località nazionali ed estere, si è interessato anche di critica letteraria su importanti riviste, specialmente per quanto riguarda la poesia dialettale e ha collaborato con articoli, saggi e recensioni ai più importanti periodici del genere. Per i “Quaderni della Rivista Abruzzese” ha curato, insieme a Michele Scioli, l’edizione del Dizionario dei termini e dei concetti usati nel dialetto castellino (1997) che, redatto da Luigi Crognale nel 1855, precede di una trentina d’anni quello di Gennaro Finamore, fino a pochi anni fa ritenuto il più antico del suo genere.
Le sue ricerche storico-linguistiche sull’Abruzzo meridionale lo hanno condotto alla pubblicazione del dizionario “Parole e cose dei nostri avi” (Edigrafital, Teramo, 2004), dove sono raccolte, dal XVI al XIX secolo, le voci desuete – sia dotte, sia dialettali – dell’Abruzzo meridionale.
Per i tipi delle Edizioni Cofine di Roma, di cui è stato consulente, ha dato alla luce nel 2004 “Poeti dialettali italiani” e nel 2010, “Oltre la cruna – Letture di poesia neo-dialettale“. Per tale attività a Teramo, l’8 ottobre 2011, nel concorso Vernaprile 2011, Nicola Fiorentino ha ricevuto il premio alla carriera di critico letterario dalla Società di Mutuo Soccorso Fratellanza Artigiana.
Nell’ultimo lavoro “La poesia di Evandro Marcolongo“, edito da Casulae Club nel 2016, con un’approfondita ed acuta analisi stilistica, Nicola Fiorentino ha portato il suo contributo alla conoscenza del poeta abruzzese di recente rivalutato dalla critica. Infine, ha fatto parte della giuria del premio nazionale di poesia in dialetto “Vie della Memoria“, organizzato dallo Spi Cgil Abruzzo. Era iscritto all’albo dell’Accademia Tiberina di Roma, già pontificia, fondata da Giuseppe Gioacchino Belli.