Per Casoli con il PNRR Missione Salute, è in progetto una Casa di comunità
Salute sul territorio, incarichi a 15 progettisti per interventi PNRR. In provincia di Chieti 25 milioni di investimenti. A Casoli è prevista una casa di Comunità, mentre ad Atessa un opedale di Comunità.
Sono già al lavoro e hanno due mesi di tempo per presentare i progetti i 15 professionisti individuati dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti per la realizzazione degli interventi sul territorio finanziati con i fondi PNRR, Missione Salute.
Dovranno progettare 3 ospedali di Comunità (Chieti, Atessa, San Salvo), 11 case di Comunità (Chieti città e allo Scalo, Francavilla, Guardiagrele, Ortona, Lanciano, San Vito, Atessa, Casoli, Villa Santa Maria, Vasto, San Salvo), e 4 Centrali operative territoriali (Lanciano, Casoli, Chieti e San Salvo).
Gli incarichi sono stati affidati a ingegneri e architetti, quasi tutti abruzzesi, individuati nell’elenco dei professionisti iscritti alla short list ARIC per la progettazione di interventi previsti nel piano.
Si tratta di Promedia (Teramo), Simone Bona (Lanciano), Vincenzo De Nittis (Roma), Studio G Quadro (Fossacesia), Antonino Di Federico (Miglianico), Adele Di Campli (Lanciano), Francesco Scardaccione (Napoli), Lorenzo Pelino (Sulmona), Marco Poltrone (Teramo), Roberto Bove (L’Aquila), Fabrizio Gattella (Vasto), Lorenzo Leombroni (Chieti), Beatrice Di Clemente (Penne), Nicola Centofanti (San Salvo), Stin srl (Roma). I tecnici hanno ricevuto formale incarico con la sottoscrizione di un documento di inizio attività congiuntamente al responsabile unico del procedimento Filippo Manci, che ha indicato in 60 giorni il tempo per la presentazione degli elaborati.
“I nostri tecnici hanno lavorato a tempo di record – mette in evidenza il Direttore generale della Asl Thomas Schael – per redigere in house il documento di indirizzo alla progettazione relativo a ogni intervento programmato e inserito nel Piano operativo regionale. Gli atti sono stati tutti formalizzati e approvati dalla Regione, che ha dato il via libera per l’attribuzione degli incarichi ai progettisti. Va espresso, quindi, un grande apprezzamento per il lavoro svolto, che ci permette di dare concretezza agli interventi del PNRR, che non è il libro dei sogni, ma lo strumento che rilancia per davvero la medicina del territorio. Con gli interventi che i professionisti incaricati stanno progettando mettiamo a terra 25 milioni di investimenti: le opere le vedremo già durante l’anno in corso. Evidente la ricaduta importante sui territori, sia sotto il profilo della salute che su quello economico”.
Una volta acquisiti gli elaborati tecnici, si passa all’affidamento dei lavori: la Asl rimetterà i progetti appaltabili all’ARIC, l’Agenzia incaricata dalla Giunta regionale come ufficio referente in materia di appalti del PNRR, che espleterà il bando di gara.
Fin qui il testo del Comunicato Stampa della Asl Lanciano-Vasto-Chieti
PER CASOLI CON IL PNRR E’ IN PROGETTO UNA CASA DI COMUNITA’
Attraverso il testo sopra riportato, del Comunicato Stampa della ASL arrivatoci ieri, apprendiamo che a Casoli, tra i progetti del PNRR è prevista una delle 11 case di Comunità. Ci piacerebbe sapere dove! Se di nuova costruzione oppure inserita nella struttura dismessa di via Campo Sportivo, da anni vuota e inutilizzata. Speriamo sia la sconda ipotesi! Ma ora, in assenza di altre notizie in merito, spieghiamo cos’è una casa di Comunità.
Le Case della Comunità vengono indicate come lo strumento per potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità.
La Casa della Comunità diventerà la casa delle cure primarie e lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici. Nella Casa della Comunità rappresenterà il punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie ed una nuova struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e potrà ospitare anche assistenti sociali.
È finalizzata a costituire il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso una infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e ha il fine di garantire la presa in carico della comunità di riferimento. Tra i servizi inclusi è previsto, in particolare, il punto unico di accesso (PUA) per le valutazioni multidimensionali (servizi socio-sanitari) e i servizi consultoriali con particolare riferimento alla tutela del bambino, della donna e dei nuclei familiari secondo un approccio di medicina di genere.