79 anni fa lo scatto che immortalò Casoli sotto la neve
Il suo ingrandimento permette di vedere dettagliatamente il danno cagionato alla chiesa di Santa Reparata il 26 Novembre 1943, quando in quei giorni gli alleati, in particolare i cacciabombardieri US e Raff, effettuarono numerose incursioni sul nostro territorio.
Nel 2014, sulla foto aerea scattata il 2 gennaio del 1944 dal neozelandese George Frederick Kaye, ci facemmo un articolo (vai alla pagina originale) per mettere in evidenza lo stato della chiesa di Santa Reparata dopo il danno avuto il 26 novembre del 1943, cioè, dopo essere stata colpita da uno spezzone (bomba aerea di piccole dimensioni che veniva perlopiù utilizzata per disperdere le truppe nemiche).
Questa foto è la prova regina sul soffitto scomparso. E’ la prova schiacciante che cancella ogni dubbio sulle menzogne dette e scritte in tutti questi anni, al fine di giustificare la scomparsa del prezioso Monumento Nazionale, purtroppo trafugato durante i lavori di ammodernamento, durante i quali, non solo il tempio di Santa Reparata ha perso il soffitto ligneo del 1606 opera dell’artista Vittorio Buzzacarino, ma ha perso anche tutti i connotati della chiesa originaria, sia in facciata che all’interno (per i lavori di ampliamento), che per ben 500 anni circa, i nostri avi hanno avuto la grande fortuna di ammirare.
George Frederick Kaye, l’autore della foto aerea, è nato nel 1914 ed è morto nel 2004. I sui negativi sono conservati ad ad Auckland, nella Biblioteca Nazionale della Nuova Zelanda.
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