DermoArt Collection, quando la dermopigmentazione si unisce all’arte e alla solidarietà.
Si è tenuta domenica 26 giugno 2022, con grande successo all’Aurum di Pescara, la prima edizione dell’evento d’arte DermoArt Collection, ideato dal casolano dermopigmentista Toni Belfatto, con la partecipazione del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Articolo di Barbara Del Fallo
L’iniziativa ha visto l’allestimento di una mostra dedicata al mondo della dermopigmentazione (disciplina per la quale Belfatto è conosciuto in tutto il mondo) e la presentazione del catalogo d’arte DermoArt Collection, contenente le opere esposte nella Sala degli Alambicchi e le biografie degli artisti. La dermopigmentazione (dermo) e l’arte (art) sono state le anime protagoniste dell’iniziativa che per la prima volta ha messo insieme una disciplina scientifica come la dermopigmentazione e l’arte che al contrario nasce da un concetto astratto.
“Oggi sono in un mondo in cui si lavora sul corpo, sul trucco – ha dichiarato Vittorio Sgarbi –. Io credo che gli essere umani agiscono sul corpo da sempre, sui capelli, sulle sopracciglia, disegnando tatuaggi. È evidente che il corpo è una forma sulla quale si può intervenire per cambiare alcuni orientamenti, alcune misure e alcuni rapporti tra gli elementi del viso ad esempio”. Una dichiarazione, quella del professor Sgarbi, che è riferita agli interventi estetici che Toni realizza quotidianamente nel suo lavoro, quali trucco permanente sul viso per definire e disegnare sopracciglia e labbra, tatuaggio artistico, tricopigmentazione, disciplina della quale Belfatto è l’inventore che si occupa di ridurre l’inestetismo della calvizie, e poi il tatuaggio paramedicale che interviene su problematiche estetiche dovute a delle specifiche patologie, quali alopecia, vitiligine o cicatrici post interventi chirurgici. Quest’ultima branca ha permesso a Toni di maturare un nuovo concetto di estetica che si fonde con l’arte medica. Perché si tratta di operazioni che incidono sulla sfera psicologica di chi le richiede e che mirano al benessere psico fisico delle persone.
“La naturalezza con la quale una materia così scientifica come la dermopigmentazione ha incontrato l’espressività dell’arte, indica che la mia visione si è trasformata in realtà – ha spiegato l’ideatore di DermoArt Collection Toni Belfatto -. E le belle parole di Sgarbi e la reazione del pubblico presente me ne hanno dato forte conferma”. ”Ecco perché dico a voi giovani – ha dichiarato durante la presentazione di ieri sera rivolgendosi ai ragazzi presenti in platea – che quando avete un’idea forte e potente e la comunicate agli altri, se sono tutti contro, vuol dire che la vostra è un’ottima idea”.
Le opere di DermoArtCollection , sapientemente illustrate dai curatori dell’evento Mirko Menna e Laura Oliva, sono state realizzate da Peppino Campanella, Anastasia Campanella, Davide Scutece, Luciano D’Angelo e Alessio Palladino che con sculture, pitture e fotografie, hanno dato vita, ciascuno realizzando quattro opere, alle quattro branche della dermopigmentazione: il trucco permanente, il tatuaggio artistico, il tatuaggio paramedicale, e la tricopigmentazione.
”L’impaginato di questa mostra ha una sua eleganza – ha commentato il critico d’arte Sgarbi – perché riesce a legittimare che tutto sembra trovare un coordinamento”.
Nel corso di DermoArt Collection è stata presentata la finalità benefica del progetto con il video messaggio di Elena Santarelli, madrina della Fondazione Heal, fondazione alla quale sarà devoluto parte del ricavato della vendita delle opere e del libro d’arte da collezione, per la cura e la ricerca nell’ambito della neuro oncologia pediatrica.
Di seguito altre foto di Stefano Mancinelli: