22 Novembre 2024
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Corteo funebre in via Frentana

Scattata tra la fine degli anni 30 e inizio anni 40, questa foto ci mostra un funerale che all’epoca strinse intorno al defunto numerosi cittadini

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Ad inviarci questa foto dalla tematica insolita, è l’Ing. Gilberto Di Florio, il quale, ci fa notare che il funerale, stava passando in via Frentana davanti all’abitazione della sua famiglia, quella che fu adibita durante la guerra a deposito di mine dai tedeschi e che esplose il 13 novembre del 1943. Si vedono infatti dietro e a fianco al corteo (partendo da sinistra della foto: l’abitazione prima e a ridosso del fabbricato di Di Florio (quella con la scala esterna), “che apparteneva al povero Mario Iezzi, il quale, dopo essersi allontanato, tornò dentro casa, – ci racconta l’Ingegnerenonostante gli strilli di mio padre mentre lo avvisava che la polveriera stava per esplodere” (Mario Iezzi fu uno delle vittime civili di quell’incidente). Poi a fianco andando giù, vediamo casa Di Florio (che all’epoca aveva sotto un negozio di materiale edile) e in fondo (alla sinistra della scuola elementare), c’è casa Serraiocco ancora al grezzo, il fabbricato dove oggi c’è il Bar Manì, che fu distrutto come gli altri due, dopo l’esplosione. In quest’ultimo edificio, è possibile notare un bel portale d’ingresso molto più ricco sotto l’aspetto architettonico, con accesso da via Frentana come oggi.

Ma la nostra curiosità viene catturata soprattutto dal motivo dello scatto e cioè dal funerale, che in questo caso assume i caratteri di una processione, come avveniva in molte parti d’Italia quando moriva un prelato, per cui è da ricondurre molto probabilmente alla scomparsa di un membro del clero, forse a don Giuseppe Colanzi visto che fu il parroco precedente. Ma questa ipotesi è da accertare. Il corteo funebre si dirige verso quella che allora era la periferia, lungo la strada che porta al cimitero. Davanti al feretro portato in spalla da quattro uomini, al centro con la croce, c’è don Ermenegildo Scarci (parroco dal 1936 al 1946) con a fianco don Filippo Travaglini e don Nicola Consalvo.

Per eventuali aggiornamenti e integrazioni, scrivere al segente indirizzo info@casoli.org.

AGGIORNAMENTO DEL 14 -07-2021

Ci arriva, sempre dall’Ing. Gilberto Di Florio, un aggiornamento che riguarda la data esatta del funerale e le notizie sul defunto, che vanno a confermare quanto già ipotizzato nell’articolo. Si tratta infatti del funerale di don Giuseppe Colanzi, morto il 21 novembre del 1940. La foto è del 23 novembre 1940, perchè il rito funebre ci fu due giorni dopo. Il parroco era lo zio della Prof.ssa Anna Colanzi, che oltre ad aver fornito queste informazioni, ha anche raccontato che, sulla bara c’era il calice con il quale il sacerdote aveva officiato le messe.

Era parente anche ai fratelli D’Ovidio (dell’ex carrozzeria) perchè fratello della loro mamma Filomena ed era lo zio anche di Don Mario Di Cola e dei suoi fratelli, perchè la sorella di Don Colanzi sposò Angiolino Di Cola.

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