Zafferano, il metodo Ballone e la sede nazionale dei Produttori Associati a Pizzoferrato
Parlare di zafferano in Abruzzo, dove viene coltivato da 700 anni, non fa notizia, ma l’innovazione dei Produttori Associati Zafferano, è quella di utilizzare il nuovo metodo “Franco Ballone”
Si è costituita l’associazione nazionale dei Produttori Associati Zafferano (P.A.Z.) www.pazafferano.it con sede a Pizzoferrato: Franco Ballone Presidente, Dott. Salvatore Rinzivillo Vice presidente, dott. Palmerino Fagnilli Segretario, inoltre, sono state istituite 3 delegazioni operative:
Sicilia a Gela (Caltanissetta) responsabile il dott. Salvatore Rinzivillo; Lombardia a Mozzate (Como) responsabile Maurizio Genna; Sardegna ad Ozieri (Sassari) responsabile Antonio Cantara.
Il nuovo metodo “Franco Ballone” è codificato in un regolamento e disciplinare che utilizza:
- struttura portante fuori terra;
- copertura asportabile in policarbonato;
- irrigazione a goccia con sensori di umidità;
- contenitori per la messa a dimora dei bulbi;
- coltivazione con ciclo annuale.
Ecco alcuni vantaggi ottenuti con il metodo “F.B.” in riferimento alla coltivazione a terra su campo aperto:
- Produzione per mq. aumentata di 6 volte in base al sesto d’impianto utilizzato;
- Lavoro ridotto del 50 % ;
- Totale protezione contro i roditori;
- Totale controllo delle erbe infestanti senza l’utilizzo di prodotti chimici o varie zappettature;
- Controllo degli insetti, nematodi del terreno e dei patogeni fungini dannosi per i bulbi;
- Eliminazione della lavorazione con mezzi meccanici;
- Possibilità di utilizzare aree marginali o controindicati per la coltivazione dello zafferano creando la struttura e composizione del terreno da rimettere nel modulo;
- gestione e raccolta in posizione eretta;
- facilità nell’individuare le piante malate ed intervenire immediatamente nella estirpazione evitando l’infezione agli altri bulbi;
- eliminazione del lavoro di scavo per estrarre i bulbi evitando danni e perdite;
- manutenzione struttura a costo zero;
- per produrre 1 Kg. di zafferano essiccato in fili con la coltivazione a terra occorre un’area netta di 1.000 mq , con il metodo Ballone sul modulo bastano 160 mq.
Le parole di Franco Ballone ideatore del metodo:
- “senza innovazione e senza ricerca non si può mantenere un settore produttivo rendendolo competitivo”;
- “fin dall’inizio delle sperimentazioni, iniziate nel 2000, avevo intuito che per coltivare lo zafferano non occorre piegarsi, inchinarsi o inginocchiarsi, come stabilito nei vari disciplinari di produzione, credendo che da questo portamento supplichevole, da persona umiliata e arresa scaturisse uno zafferano di alta qualità”
- “con le nuove conoscenze non possiamo e non dobbiamo considerare la coltivazione dello zafferano come attività eroica o ruspante, strutturando campi “sgarrupati”, gestiti per hobby e aspettando un reddito integrativo”
- “per uno zafferaneto moderno, con un valido riscontro economico, occorre investimento, presenza e professionalità”
- “ nello zafferaneto non sono ammessi errori. Non iniziare questa attività per sentito dire, aver visto, letto qualche libro o pagine su internet, partecipato a qualche corso formativo, seguendo i consigli dei venditori di bulbi oppure sedotti dal semplice conto matematico che un bulbo produce tre, cinque o sette fiori e tre, cinque, sette o nove bulbi, che un grammo di zafferano viene venduto a 30 € e che moltiplicando e sommando, senza mai dividere e sottrarre, otteniamo enorme profitto dimenticando che si opera nel settore agricolo dove vi sono numerose interferenze che possono sconvolgere la facile redditività studiata a tavolino”
- “iniziare con un piccolo impianto, capire il tipo di gestione da utilizzare in riferimento al comprensorio, sapere quali bulbi scartare durante la selezione ed eliminare (con celerità e senza esitazione) la pianta malata (estraendo bulbo e radici) prima della fioritura o durante la successiva fase vegetativa”
- “sapere sempre, quando, come e dove intervenire”
- “aumentare la produzione utilizzando bulbi sani prodotti in azienda”
- “dimensionare l’impianto in base alla forza lavoro che si può garantire durante il periodo della raccolta”
Per visite, informazioni e corsi formativi info@pazafferano.it