Ricorso al TAR contro la decisione della ASL, di chiudere il PPI di Casoli la notte
Il Comune di Casoli ha presentato un ricorso al TAR contro la decisione della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, di sospendere il servizio notturno del Punto di Primo Intervento presso il PTA.
Una nota indirizzata al Comune di Casoli, con all’oggetto “Organizzazione delle attività del PPI di Casoli in orario notturno. Comunicazioni”, acquisita al protocollo comunale con il n. 16079 in data 9 ottobre 2024, la ASL n. 2 Lanciano – Vasto – Chieti, ha comunicato che: «a far data dal 1° novembre p.v. le attività notturne del PPI presso il PTA di Casoli, saranno organizzate in conformità al documento denominato ”Istruzione operativa gestione attività sanitaria notturna presso il PTA di Casoli”, predisposto dal Dipartimento di emergenza e urgenza di questa Azienda sanitaria». Tale documento, prevede la chiusura nottura del Punto di Primo Intervento (PPI), situato presso il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA).
Dopo la diffida del 14 ottobre 2024, inviata dal primo cittadino alla ASL, nella quale esprime la totale opposizione alla decisione di chiudere il PPI durante le ore notturne (leggi l’articolo), con delibera n. 99 del 23 ottobre 2024, la Giunta Comunale, (leggi il documento), ha autorizzato il Sindaco alla costituzione in giudizio in rappresentanza del Comune di Casoli e alla sottoscrizione della procura alla lite, demandando al Responsabile del Settore Affari Generali, la nomina di un legale al quale affidare la difesa dell’Ente, con facoltà di chiamare terzi in giudizio e di avvalersi di eventuali esperti qualora ritenuto necessario e, prelevando la somma necessaria per le spese legali, dal Fondo di Riserva, di cui all’art. 166 del D.Lgs 267/2000.
“Questa misura, che, secondo il comunicato ASL del 9 ottbre 2024, entrerà in vigore dal primo novembre, rischia di lasciare il nostro territorio senza un presidio medico durante la notte, – diachiara il sindaco di Casoli Massimo Tiberini – mettendo a rischio la salute e la sicurezza di tutti, soprattutto in un’area come la nostra, con una popolazione numerosa e con molte persone anziane. Chiediamo di garantire la continuità del servizio di emergenza 24 ore su 24, a tutela del diritto alla salute dei nostri cittadini. Continueremo – conclude Tiberini – a difendere i servizi essenziali per la nostra comunità!“