24 Novembre 2024
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Ieri 7 sindaci auditi in Commissione Sanità della Regione Abruzzo

Il 2 novembre 2023 a L’Aquila, i sindaci di Guardiagrele, Gissi, Teramo, Atri, Tagliacozzo, Castel di Sangro e Casoli, hanno avuto l’opportunità di dialogare in Commissione Sanità. Tra gli argomenti cruciali affrontati, spicca l’opposizione alla soppressione del P.P.I. di Casoli proposta nel disegno di legge regionale.

Un mese fa, veniva donato un Monitor/Defibrillatore Lifepak 15 di 20.531 € al P.P.I. di Casoli (guarda il video), grazie all’impegno di una Onlus e di tutti i cittadini, tutte le aziende e le imprese che hanno voluto sostenere economicamente questo importante progetto, al fine di potenziare una postazione di emergenza 118, che opera in un’area del Sangro Aventino già martoriata da numersi tagli sanitari. Tutto ciò, si svolge in un momento in cui la Regione sta decidendo di sopprimere addirittura il Punto di Primo Intervento di Casoli, invece di aiutare un territorio disagiato dell’entroterra come il nostro. Contro questa assurda proposta presente nel disegno di legge regionale, si oppongono i sindaci che si sono incontrati in Commissione Sanità, ieri 2 novembre 2023, a L’Aquila.

Ho avuto l’opportunità di essere audito in Commissione Sanitàdice il sindaco di Casoli Massimo Tiberini – e per questo desidero ringraziare il consigliere Francesco Taglieri per aver richiesto la mia audizione e il Presidente Leonardo d’Addazio per avermi convocato. La loro disponibilità al dialogo e l’ascolto delle nostre preoccupazioni, sono stati fondamentali per portare avanti la nostra causa, pertanto, come Sindaco di Casoli, sento l’urgenza di aggiornarvi su un tema cruciale affrontato ieri 2 novembre 2023 in Commissione Sanità della Regione Abruzzo.”

La sanità si regge su fondamenti solidi solo con adeguati investimenti, non attraverso tagli ai servizi.dice ancora Massimo Tiberini Ieri, rappresentando le necessità sanitarie del nostro territorio, ci siamo opposti fermamente a una proposta preoccupante presente nel disegno di legge regionale: la soppressione del nostro Punto di Primo Intervento (PPI). È una decisione che non possiamo accettare in silenzio. Un sistema sanitario forte e resiliente, non può essere costruito su una politica di riduzioni, ma necessita di un impegno costante nel potenziare le strutture e i servizi esistenti. Di fronte a questa sfida, abbiamo richiesto con forza non solo il mantenimento, ma anche il potenziamento del PPI di Casoli, garantendone l’apertura h24. La nostra comunità e l’intero territorio dell’Aventino Medio Sangro non possono permettersi di perdere un servizio sanitario così vitale, un baluardo essenziale per la sicurezza e il benessere quotidiano di tutti noi.

In questo contesto: 1) abbiamo richiesto il sostegno dell’intera Commissione Sanità della Regione Abruzzo. È fondamentale che ogni membro comprenda la criticità della situazione e contribuisca a sostenere le nostre richieste, dato che il disegno di legge dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale. La collaborazione di tutti i membri della Commissione è decisiva per invertire la direzione di questo disegno di legge e per assicurare che i nostri diritti alla salute e all’accesso alle cure siano garantiti; 2) abbiamo sottolineato l’importanza di un’assistenza sanitaria accessibile e immediata, insistendo affinché la postazione di emergenza 118 non sia soltanto operativa 24 ore su 24, ma sia anche “medicalizzata”, ovvero sempre dotata della presenza di un medico. Ciò garantirà un livello di assistenza superiore, pronto a intervenire in ogni momento di emergenza; 3) abbiamo proposto inoltre che Casoli venga riconosciuto come presidio di supporto all’ospedale di Lanciano. Questo passo è cruciale per consolidare la rete sanitaria del nostro territorio e dimostra come l’investimento in servizi di qualità sia l’unica strada percorribile per garantire la salute dei cittadini.

La battaglia che stiamo conducendo – conclude il sindaco Tiberinitrasmette un messaggio chiaro: le differenze politiche si dissolvono quando si parla del diritto alla salute. Sindaci e rappresentanti di diverse tendenze politiche si sono uniti, parlando una sola lingua con una sola voce, dimostrando che la tutela della salute pubblica è un valore trasversale, che unisce al di là di ogni barriera ideologica.”

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